Con la legge n. 232/2016 il Ministero della cultura ha intrapreso una capillare e strategica azione di verifica della vulnerabilità sismica del patrimonio storico più rappresentativo del nostro Paese. La Chiesa di San Fermo Maggiore per la sua straordinaria importanza e la complessità della struttura, è stata inserita nel programma di finanziamento con uno stanziamento di risorse ministeriali di complessivi 930.000,00 euro.
La Soprintendenza ABAP di Verona ha dato così avvio a una preliminare e approfondita campagna di analisi e di indagini per la vulnerabilità sismica della chiesa, che hanno consentito di individuare con precisione le sue specifiche criticità strutturali e di realizzare gli interventi di consolidamento e miglioramento sismico.
La pubblicazione del volume che sarà presentato nel pomeriggio di mercoledì 24 settembre 2025, “Chiesa di San Fermo Maggiore. Archeologia, restauri, riduzione della vulnerabilità sismica”, illustra gli esiti di tutti gli approfondimenti condotti e l’intervento di consolidamento strutturale, durato circa un anno, mirato alla prevenzione del rischio sismico.
Il volume è anche l’occasione per ripercorrere le vicende storiche e costruttive di una delle più significative chiese della città e per testimoniare il ruolo della Soprintendenza di Verona che, fin dalla sua istituzione, ha contribuito significativamente non solo alla sua conservazione, ma anche alla sua approfondita conoscenza, considerato che una buona parte delle informazioni oggi disponibili derivano dagli studi eseguiti in occasione di lavori condotti dall’ente di tutela.
A seguire verranno presentati ufficialmente anche i risultati dell’intervento di restauro recentemente concluso della Cappella della Madonna, collocata nella chiesa superiore di san Fermo.
Edificata nel 1471 per volontà della Compagnia dell’Immacolata Concezione e successivamente rinnovata in stile barocco nel corso del XVII secolo, la cappella ha riacquistato il suo originario splendore grazie ad un lungo ed accurato intervento di conservazione e valorizzazione.
L’intervento di restauro ha riguardato tutte le superfici della cappella ed il restauro di due tele custodite all’interno dello stesso spazio. Una occasione per festeggiare il ritorno della grande pala, attribuita al pittore Ceschini che mancava dal centro della volta da ben 17 anni! Anche la pala di altare di Giovanni Francesco Caroto “Madonna con Bambino e sant’Anna in gloria e i santi Giovanni Battista, Rocco e Sebastiano” il cui restauro si era concluso nel 2023, ritrova il suo naturale spazio di collocazione.
L’intero progetto di recupero e restauro è stato promosso e sostenuto integralmente dall’Associazione Chiese Vive di Verona, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, e in collaborazione con l’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali.
A conclusione delle presentazioni il pubblico potrà eccezionalmente accedere dalla chiesa ai chiostri dell’ex convento attraverso il cancello di collegamento che verrà aperto per l’occasione.
Ad accompagnare i visitatori un momento musicale con brani appositamente scelti per valorizzare e dare voce e armonia al prestigioso contesto.
Interverranno:
Mons. Domenico Pompili, Vescovo di Verona
Andrea Rosignoli, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza
Damiano Tommasi, Sindaco di Verona
Fabio Coden, Professore associato di Storia dell’Arte Medievale Università degli Studi di Verona
Felice Giuseppe Romano, Funzionario architetto della Soprintendenza ABAP di Verona
Seguirà la presentazione del restauro della Cappella della Madonna, con l’accoglienza del parroco don Maurizio Viviani, a cura di Cristiana Beghini, direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Verona e di Letizia Tasso, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza.