Scavo nel sito preistorico delle Colombare di Negrar di Valpolicella

Conclusione campagna di scavi

Si è conclusa la seconda campagna di scavi nel sito preistorico delle Colombare di Villa presso Negrar di Valpolicella, finanziata quest'anno dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Verona. 

Le indagini eseguite sul campo dalla Società archeologica AUREA, con l'ausilio dell’archeologo professionista Cristiano Putzolu, si sono svolte in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano in forza della convenzione (collaborazione di ricerca) siglata tra le due istituzioni dal 2019.

La direzione scientifica è stata affidata alla D.ssa Paola Salzani (SABAP VR) e al Prof. Umberto Tecchiati (Università di Milano).

Sono stati aperti due saggi di scavo, finalizzati a verificare alcuni aspetti stratigrafici delle ricerche novecentesche e a pianificare gli interventi in progetto nel 2021. 

Il primo, in corrispondenza del sondaggio condotto da Francesco Zorzi nel 1953 nell’area della c.d. “capanna 1”; il secondo ha riguardato invece il margine di un pianoro su cui Zorzi individuò la c.d. “capanna 2”. ​

Di grande aiuto, in fase di preparazione dello scavo, si sono rivelate le foto storiche scattate da Zorzi all’inizio degli anni 50 messe a disposizione grazie all'accordo in essere con il Museo di Scienze Naturali di Verona, ove si conserva l’archivio Zorzi. 

Le indagini hanno restituito interessante materiale archeologico: schegge e manufatti di selce e pietra diversa dalla selce, ceramica e resti faunistici, principalmente databili al Neolitico tardo (intorno al 4000 a.C.).

L’individuazione, nel primo sondaggio, di lembi di stratigrafia intatta alla profondità di circa 160 cm dal suolo di calpestio attuale, ha permesso di prelevare campioni di terreno per gli studi archeobotanici e dei marcatori biochimici, che saranno eseguiti dai laboratori delle Università di Università di Modena e Reggio Emilia, e di Milano. Alcuni resti faunistici saranno sottoposti a datazioni al Carbonio 14.

La frequentazione preistorica del sito delle Colombare di Negrar avvenne, per quanto ne sappiamo allo stato attuale dei rinvenimenti, tra gli ultimi secoli del V millennio a.C. (Neolitico recente) e la fine dell’età del Rame (2200 circa a.C.) e dovette interessare una superficie non inferiore ai tre ettari. Le caratteristiche del sito e la cronologia della sua occupazione suggeriscono un uso anche funerario e non solo insediativo. 

Le ricerche, ​che puntano a raccogliere dati utili alla ricostruzione paleoambientale del sito e alla scansione cronologica della lunga occupazione, si confermano promettenti grazie anche alle sinergie messe in atto e si auspica quindi di poter tornare sul campo  già a partire dal prossimo anno.

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